MORFOLOGIA E COLTIVAZIONE
del bambù
Il bambù è una graminacea di origine esotica in grado di sopravvivere anche ai climi occidentali
La pianta è composta da varie parti, che vengono impiegate nella lavorazione del bambù
in diversi settori produttivi
INFIORESCENZA
La fioritura
è un evento molto raro
che accade a distanza di 50 e più anni.
La specie Moso fiorisce
dopo circa 100 anni.
FOGLIE
Situate sulle estremità flessuose dei rami,le foglie effettuano la fotosintesi elaborando gli alimenti per la pianta.
Sono sempreverdi,nel corso dell’anno,però,si rinnovano. Questo ricambio fogliare è essenziale per l’attività vitale della pianta e rappresenta una pacciamatura naturale.
CULMI
Il culmo è il nucleo aereo segmentale della pianta,la cosiddetta “canna”. Nasce dal germoglio,emergendo già con un diametro uguale a quello del culmo maturo.
Il culmo infatti non cresce in larghezza ma in altezza: il diametro raggiunto nei due o tre mesi successivi alla fuoriuscita del germoglio,sarà il medesimo per tutto il ciclo di vita.
GERMOGLI
I germogli,chiamati anche turioni,nascono da gemme del rizoma ed emergono dal terreno dando origine ai culmi.
Possono arrivare a pesare fino a 1 kg e sono un alimento prelibato,perché ricchi di numerose proprietà nutritive.
RIZOMA
Il rizoma,fusto metamorfosato,è la struttura sotterranea del bambù.
Sorregge la pianta,trasferisce l’energia vitale e colonizza il territorio attraverso lo sviluppo di un reticolo compatto e stabile.
PROPRIETÀ E COLTIVAZIONE
del bambù
Resistenza
Rischio ambientale
Capacità rigenerativa
Impegno richiesto
Produttività
Sostenibilità ambientale
RESISTENTE
a basse temperature
Il bambù è una pianta molto resistente. La specie Moso cresce sopportando temperature molto basse fino a – 18° / – 20° C. È quindi una coltivazione redditizia anche in zone collinari e montane.
Fondamentali sono l’esposizione al sole,l’umidità del terreno e il riparo dai venti.
Si può anche coltivare il bambù in terreni degradati e/o contaminati e in suoli limosi o leggermente argillosi.
È adatto quindi alle bonifiche ambientali e rappresenta un’eccellente barriera di contrasto al dissesto idrogeologico.
POCO INVASIVA
e poco impegnativa
Per evitare un’eccessiva espansione,è sufficiente limitare la piantagione di bambù con la creazione di barriere,ad esempio un fossato di circa 60-70 cm di profondità. Così il bambù si auto-contiene: quando il rizoma incontra la luce solare,smette di crescere in lunghezza e si sviluppa in altezza.
Il bambù gigante non è una pianta impegnativa. Tutto ciò di cui ha bisogno è un ottimo grado di umidità dell’ambiente e costante irrigazione,soprattutto nei primi anni. In seguito l’ecosistema della foresta si autoregola.
Inoltre il rinnovo delle foglie è una pacciamatura naturale: protegge la foresta dal gelo e dalla siccità,conserva l’umidità del terreno e produce humus per il bambuseto.
BASSO IMPATTO
ambientale
La crescita del bambù è naturale: non vi è necessità di trattamenti chimici,diserbanti e pesticidi.
Tra le altre sostanze il bambù autoproduce il bamboo kun,una molecola antimicotica naturale che ha funzioni di antibatterico e antifungino.
Questo agente mantiene inalterate le sue caratteristiche anti-batteriche anche durante i trattamenti lavorazione del bambù in fibre tessili.
Il bambù è inoltre è una pianta non colpita da malattie. Nessun danno per la salute e l’ambiente e maggiore sicurezza di profitto per te.
PRODUTTIVITÀ
veloce e centenaria
A foresta matura, le canne del bambù gigante Moso crescono molto velocemente(fino a un metro al giorno)e raggiungono l’altezza di 14/25 metri in pochi mesi. Dopodiché si stabilizzano e non crescono più né in altezza. Il range di diametro si assesta sui 8/15 centimetri.
Il ciclo di crescita molto rapido permette di avere una produzione abbondante in tempi brevi. Il bambù viene impiegato in numerosi settori,dall’alimentare,al tessile,all’edilizio: puoi iniziare a guadagnare dopo pochi anni dall’investimento in bambù!
RIGENERAZIONE
rapida
La pianta di bambù cresce facilmente e rapidamente su tutti i terreni. Una volta tagliati i culmi e raccolti i germogli,i rizomi provvedono alla rigenerazione di nuovi germogli con molta velocità.
La raccolta dei germogli consente al bambuseto di regolare il numero di culmi da far maturare in base alle proprie capacità di nutrizione. Si può quindi considerare una “sana potatura”.
La crescita rapida e costante permette di avere una perenne presenza di germogli e culmi: il costante ritorno economico del tuo investire in bambù è così garantito!
UNA PIANTA
ecologica
Il bambù è un “polmone verde”: assorbe infatti fino a 17 tonnellate di CO2 per ettaro ogni anno,generando a sua volta un enorme quantità di ossigeno. Contrasta inoltre l’inquinamento atmosferico e del suolo trasformando gli elementi inquinanti in biomassa.
Come abbiamo già visto non richiede l’uso di pesticidi dannosi,perciò è una pianta a basso impatto ambientale.
Non solo riuscirai a generare reddito dal tuo investimento agricolo,ma contribuirai anche a salvaguardare il pianeta!